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Alimentazione biologica: mangiare in grazia di “bio”
Oggi si parla moltissimo di prodotti biologici, agricoltura biologica e alimantazione sana.
Ma cosa significa esattamente agricoltura biologica? Ma soprattutto,quali vantaggi reali può portare al nostro organismo e alla nostra salute, alimentarsi con prodotti biologici?L’agricoltura bilogica adotta un metodo di coltivazione “tradizionale”, dove per tradizionale si intende il metodo più antico adottato dall’uomo, che sfrutta la naturale fertilità della terra, e le condizioni climatiche dell’ambiente.
Quindi verdure, ortaggi e legumi vengono coltivati con fertilizzanti naturali, assolutamente non tossici, senza pesticidi e sostanze chimiche che alterano la natura del prodotto, e che possono determinare problemi alla salute dell’uomo.
L’ agricoltura biologica agisce anche nel rispetto dei cicli climatici, poichè non usando additivi,concimi e sosptanze che permettono ad un prodotto di crescere in poco tempo, è necessario sfruttare il giusto clima per la naturale crescita dell’alimento.Naturalmete per questo motivo risulterebbe difficilissimo avere i pomodori a dicembre, che hanno bisogno di molto sole per la maturazione.
L’agricoltura biologica agisce nel rispetto dell’ambiente e anche della salute dell’uomo.Un tempo, prima degli anni sessanta e del boom economico, si mangiava più sano o meglio la coltivazione e l’allevamento di bestiame eera piu controllato ed equilibrato pichè la richiesta era contenibile. La carne si mangiava da una a due volte la settimana al massimo e la dieta quotidiana era molto piu varia includendo legumi, farinacei, cereali,ortaggi etc,perchè il tenore di vita della maggior parte della gente concedeva piu tempo per la preparazione degli alimenti. Negli ultimi anni invece la tendenza è competamente differente. Si ha poco tempo per pranzare, per cenare, per condividere il “focolare” domestico. L’industrializzazione post anni ’60 ha portato alla crescita di benessere economico con un conseguente sviluppo demografico (piu nascite), quindi piu richiesta di risorse e prodotti alimentari (soprattutto carni, derivati animali come uova e latte,e farinacei). Questo però contemporaneamente ad una drastica diminuzione del tempo libero durante la giornata. La conseguenza di questa tendenza è che i produttori di alimenti hanno dovuto soddisfare una richiesta piu massiccia abbassando la qualità dei prodotti. Quindi la “quantità” a discapito della “Qualita”. Animali alimentati male, verdure inaffiate con pesticidi tossici,frutta gonfiata e colorata artificialmente.
Da qui nasce l’esigenza di riappropriarsi prima di tutto di uno stile di vita più sano, e di un’alimentazione che privilegi la qualità del prodotto. Se il nostro consumo di carne tornasse ad essere equilibrato (da una a due volte alla settimana) , non esisterebbero gli allevamenti intensivi, ovvero quegli allevamenti dove il bestiame viene allevato in condizioni di salute e igene deplorevoli.
Sep 16, 2008 | Categoria: Alimentazione sana e nutrizioneLascia un commento
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